NUOVI IMPORTI PER LA NOTIFICAZIONE DEI VERBALI DEL CODICE DELLA STRADA… ASPETTANDO LA PIATTAFORMA NOTIFICHE DIGITALI DEGLI ATTI PUBBLICI (PND), MA APPROFITTANDO DI INDICE NAZIONALE DEI DOMICILI DIGITALI (INAD),

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Nelle torride giornate di questa calda estate 2023, dove diversi di noi  sono stati distratti o attratti dalle nuove ipotesi di norme del Codice della Strada contenuta in una pseudo-riforma-estiva, abbiamo perso di vista la l’aumento delle degli importi e delle nuove tariffe per la notificazione degli atti amministrativi e giudiziari.

Ebbene si! Dal 24 luglio, prossimo venturo, scatteranno gli aumenti previsti, dalle nuove condizioni economiche dei  Servizi Postali Universali di Poste Italiane, che nel rispetto dei limiti e delle prescrizioni disposte dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con la Delibera 160/23/CONS del 27 giugno 2023, stabiliscono la variazione delle condizioni economiche dei Servizi Universali di corrispondenza.

A partire dal 24 luglio 2023 varieranno le condizioni economiche dei seguenti servizi di notificazione AG.

Le tariffe dell’Atto Giudiziario, comprensive della quota forfettaria di CAN e CAD, subiranno modifiche in tutti gli scaglioni di peso. L’importo complessivo dovuto per invii accettati presso gli Uffici Postali fino a 20 grammi varierà da € 10,85 a € 11,45, mentre per gli invii accettati presso i centri business (anche con l’opzione bolgetta), ivi compresi quelli dei Servizi Integrati Notifiche, varierà da € 10,45 a € 11,05. Tale incremento sarà applicato anche alle tariffe di recapito di Atto Giudiziario Business Online

il trasgressore (ovvero l’obbligato in solido) è tenuto:

  • con natura sanzionatoria, al pagamento dell’importo previsto per la violazione;
  • con natura corrispettiva e restitutoria, al pagamento dell’importo previsto per l’intera spesa di istruttoria dell’accertamento e per garantire il perfezionamento della notificazione del provvedimento.

Ai sensi  comma 4 dell’art. 201 del Decreto Legislativo n. 285 del 1992 ( cd. CDS) si stabilisce che è posta  a carico di chi è tenuto al pagamento della sanzione pecuniaria anche il pagamento delle spese di accertamento e notificazione. Le spese di procedimento ( accertamento e notificazione) sono anticipate dalla P.A. procedente e poi successivamente recuperate al buon esito della sanzione;

Sulla scorta di quanto sopra e soprattutto per l’aggiornamento degli importi per il servizio di notificazione atti giudiziari c/o POSTE ITALIANE spa, per la spedizione dei verbali CDS deve essere ri-elaborato il prospetto di calcolo della spesa di procedimento dei verbali del Codice della Starda, anche nell’ottica- obiettivo di buona amministrazione, per  giungere al giusto equilibrio   tra economicità ed efficienza  dell’azione amministrativa.

La spesa di procedimento da porre a carico del destinatario della notificazione del verbale sarà pertanto composta dalle solite voci:

  1. costo del servizio di notificazione dell’atto giudiziario in base al peso del plico
  2. costo della visura presso le banche dati MCTC e/o PRA
  3. aliquota marginale dell’incidenza del canone annuo pagato a MCTC e/o PRA;
  4. costo degli stampati ( buste, cartoline)
  5. altre voci vi spesa ( Incidenza marginale della spesa di mantenimento delle attrezzature di rilevazione, Spese e canoni software e servizi, Spese beni di consumo, Altre spese imputabili)

Il responsabile del procedimento e del servizio dovrà assumere un provvedimento di determinazione rivolto alla quantificazione delle spese di procedimento relative ai verbali del Codice della strada e da aggiungere agli importi delle sanzioni per essere addebitate ai destinatari dei predetti verbali.

In particolare si  ricorda che:

  1. dal 1 gennaio 2024 dovrebbe entrare in vigore la piattaforma nazionale per le notificazioni digitali che consentirà una semplificazione della notificazione, una minore responsabilità per il soggetto accertatore, un minore esborso ed anticipazione di spese a carico dell’amministrazione procedente, oltre ad una diminuzione delle spese a carico dei cittadini interessati.
  2. dal 06 luglio di quest’anno, i cittadini possono eleggere il proprio domicilio digitale, indicando un indirizzo PEC dove ricevere tutte le comunicazioni ufficiali della Pubblica Amministrazione. Tramite l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali (INAD), i cittadini possono registrare su INAD il proprio domicilio digitale, come per esempio un indirizzo PEC attivato in precedenza, dove ricevere tutte le comunicazioni ufficiali da parte della Pubblica Amministrazione. Anche questa possibilità si colloca nell’ottica della semplificazione amministrativa della transizione digitale e nella diminuzione di spese a carico delle amministrazioni precedenti e di contro a carico dei cittadini interessati dalle notificazioni da parte della pubblica amministrazione.

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