Le ordinanze generiche ed immotivatamente adottate, non stanno in piedi; datevi pace!
“Il provvedimento con il quale la prefetta di Firenze Laura Lega aveva istituito le cosiddette zone rosse, ovvero aree urbane vietate a chi si era reso responsabile di alcuni reati, è illegittimo. Questo perché non è stata dimostrata l’impossibilità di utilizzare ordinari mezzi ordinari di lotta alla criminalità di strada. L’ordinanza era stata varata con validità tre mesi dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica cui aveva partecipato anche il sindaco Nardella. A presentare il ricorso era stato un giovane disoccupato conosciuto alle forze dell’ordine per reati di droga”.
Il virgolettato è tratto da TGR Toscana, quindi nessuno ci accusi di partigianeria politica.
Da esile dottrina quale ci pregiamo di essere sul tema sezionale delle ordinanze contingibili e urgenti, avevamo messo in luce –con fin troppa facilità- le evidenti illegittimità di un’ordinanza che il TAR avrebbe dovuto fare troppa fatica per salvare.
Insomma, in tempi non sospetti, lo avevamo detto che l’ordinanza sarebbe stata annullata.
Nessuno può accusarci di solidarizzare con i magistrati; tuttavia a fronte della reazione del Ministro dell’interno contro la bocciatura del TAR, si fa fatica nel trattenersi nel manifestare solidarietà ad un collegio giudicante che ha fatto semplicemente buon uso della tradizione giurisprudenziale in materia di ordinanze extra ordinem.
Magari, in un prossimo articolo, faremo una disamina giuridica del provvedimento oggetto di questo nuovo scontro istituzionale.