Sicurezza alimentare, cambio ruota in corsa e onore salvo.

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Sicurezza alimentare, cambio ruota in corsa e onore salvo.

Tempestività di cambio ruota, superiore a quella del box Ferrari; così il Premier rimedia alla figuraccia che sarebbe potuta venire dalla improvvida decriminalizzazione (anche a quella temporanea per effetto dell’art. 2 comma 2 cp).

ANTEFATTO:

sulla proposta del Ministro per gli affari europei e  del  Ministro della salute, di concerto con i Ministri degli affari esteri e  della cooperazione internazionale, della giustizia, dell’economia  e  delle finanze, per gli affari regionali e  le  autonomie,  delle  politiche agricole alimentari e forestali ad interim, dello sviluppo economico e della difesa, lo scorso 29 gennaio 2021, viene approvato nel Consiglio dei Ministri, DECRETO LEGISLATIVO 2 febbraio 2021, n. 27, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 ai sensi dell’articolo 12, lettere a), b), c), d) ed e) della legge 4 ottobre 2019, n. 117. Il D.Lgs 27/2021 va in pubblicazione in G.U. n.60 del 11-03-2021 ed è destinato ad entrare in vigore oggi, 26/03/2021. Pare che i Dipartimenti affari legislativi di ben 8 ministeri (tanti sono quelli che hanno messo insieme questo mirabile testo di legge) non si erano accorti, che fosse stata abrogata parte sensibile e significativa della L.283/1962.

Questa abrogazione ha suscitato, come da migliore tradizione nazionale, le reazioni più disparate, sulla comicità di alcune delle quali sorvolo, non senza osservare che era partita una difesa d’ufficio del testo di legge che tendeva a salvare la bellezza del nuovo impianto, depurato da queste vecchie e poco efficaci sanzioni penali.

Mentre la comunicazione di qualche ministero, quindi, minimizzava l’impatto della riforma e rassicurava sulla bontà di quanto fatto, altri ministeri ammettevano (giocando nel leggere il pensiero di qualcuno) di aver fatto una gran kazzata!

 Così –tempestivamente- s’è corso ai ripari con il DECRETO-LEGGE 22 marzo 2021, n. 42, recante “Misure urgenti sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare”. SI legge nel preambolo: “Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di modificare, prima della sua entrata in vigore, la disciplina delle abrogazioni introdotta con il predetto decreto legislativo n. 27 del 2021, al fine di evitare che rilevanti settori relativi alla produzione e alla vendita delle sostanze alimentari e bevande restino privi di tutela sanzionatoria penale e amministrativa con pregiudizio della salute dei consumatori… Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro della salute e con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali…”.

La mia fantasia vola ad immaginare che con le poche parole che lo caratterizzano, il Presidente Draghi (cfr.: “Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri”) si sia un “filino incazzato” per questa poco edificante figura ed abbia –se non altro in armonia con 3 dei precedenti 8 ministeri- detto qualcosa del tipo: “mettete a posto questa boiata”!

Da qui: All’articolo 18, comma 1, del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 27 sono apportate le seguenti modificazioni: a) alla lettera b), le parole «di cui agli articoli 7, 10 e 22» sono sostituite dalle seguenti: «di cui agli articoli 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 12-bis, 13, 17, 18, 19 e 22»; b) alla lettera c), le parole «fatta salva la disposizione di cui all’articolo 7» sono sostituite dalle seguenti: «fatte salve le disposizioni di cui agli articoli 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 12»; c) alla lettera d), sono aggiunte, in fine, le parole: «,fatta salva l’applicazione delle disposizioni di esecuzione degli articoli 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 12-bis, 13, 17, 18, 19 e 22 della legge 30 aprile 1962, n. 283, e successive modificazioni».

Un fantastico “cambio ruota in corsa”… tecnicamente ben eseguito (il D.L. 2 marzo 2021, n. 42 è andato in G.U. 24/03/2021, n.72, quindi è entrato in vigore ieri, con la conseguenza che oggi entra in vigore un D.Lgs 27/2021 nel testo corretto e prima che abbia potuto fare danni), per rimediare al fatto che “troppo avevano pensato gli 8 ministeri che stanno da anni a palleggiare con questa attuazione di una disciplina comunitaria riservata a pochi e poco praticata da molti… ma questa è un’altra storia.

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