Nel Decreto Lavoro (Jobs Act), le misure per favorire il rilancio dell’occupazione, riformare il mercato del lavoro ed il sistema delle tutele) del governo Renzi approvato nel Consiglio dei Ministri del 12 Marzo 2014 c’è anche una vera e propria riforma del DURC:
i 5 milioni di imprese che nel 2013 hanno dovuto produrre il documento unico di regolarità contributiva d’ora, in poi non dovranno più fare niente. Il decreto contiene una nuova e decisiva semplificazione in merito al «Documento unico di regolarità contributiva» (Durc) per conseguire l’immediata e completa “smaterializzazione” del documento, allo scopo di superare “l’attuale sistema che impone ripetuti adempimenti burocratici alle imprese interessate a concorrere agli appalti pubblici. Già con il decreto “del fare” (DL 69/2013) è stata estesa (da 90 a 120 giorni) la validità del certificato e ampliato il ventaglio delle varie fasi della procedura di appalto per cui è possibile far valere lo stesso documento. Ora arriva una nuova spallata: la dematerializzazione del certificato.
Per effetto del decreto “Jobs Act” in materia di lavoro, il Durc per come è esistito finora muore e viene sostituito da una semplice verifica telematica. “Chiunque vi abbia interesse – spiega il provvedimento – verifica con modalità esclusivamente telematiche ed in tempo reale la regolarità contributiva nei confronti dell’Inps, dell’Inail e, per le imprese tenute ad applicare i contratti del settore dell’edilizia, nei confronti delle Casse edili”. L’esito dell’interrogazione avrà validità di 120 giorni dalla data di acquisizione. Si tratta di un cambiamento che riguarda soprattutto le stazioni appaltanti, dal momento che, in base al principio della decertificazione, dal primo gennaio 2012 sono le amministrazioni che devono richiedere Il documento.
Questo sistema, però, non entra a regime da subito, bisognerà aspettare un intervento del ministro del Lavoro che, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del decreto, definisca “requisiti di regolarità, i contenuti e le modalità della verifica”. Fondamentale, per implementare la novità, sarà la piena integrazione dei sistemi informatici di Inps, Inail e Casse edili, che dovranno cominciare a dialogare tra di loro. Una volta pubblicato il decreto, saranno abrogate tutte le disposizione di legge incompatibili con le disposizioni contenute nel decreto, tra cui rientrano per esempio le norme del codice appalti che prevedono la verifica dei requisiti delle imprese «esclusivamente» tramite l’Avcpass.
Antonio Sabatino
P.A. sSiamo