Competenza dirigenziale per l’adozione dei provvedimenti di disciplina della circolazione stradale.

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Competenza dirigenziale per l’adozione dei provvedimenti di disciplina della circolazione stradale.

Il T.A.R. Campania (Salerno Sez. I, 03/08/2018, n. 1192) ha recentemente ribadito che le misure di regolazione, disciplina e controllo della circolazione stradale -che l’art. 7 del codice della strada (D.Lgs. 285/1992) attribuisce al Sindaco- sono oramai rimesse, di norma, alla competenza della dirigenza amministrativa, salvo che per quelle di maggiore impatto sull’intera collettività locale, per le quali la legge prevede l’intervento di un organo politico, come nel caso della delimitazione delle aree pedonali e delle zone a traffico limitato, per la quale si provvede con deliberazione della giunta (art. 7, nono comma, D.Lgs. n. 285 del 1992), ovvero quelle di limitazioni connesse al rispetto dei limiti del tasso di inquinamento atmosferico, ovvero, ancora, quelle di esercizio del potere di ordinanza contingibile ed urgente.

Non è, perciò, manifestamente irragionevole o ingiusto il provvedimento con cui il Comandante della Polizia Municipale di Pagani, ha disposto la realizzazione di un attraversamento pedonale in corrispondenza di un incrocio caratterizzato anche da un tratto di strada con andamento curvilineo e privo per un lato di marciapiede; ciò non solo in quanto ne ha la competenza ma anche perché i provvedimenti limitativi della circolazione stradale nei centri abitati ovvero volti a regolare la viabilità urbana sono espressione di scelte latamente discrezionali, devolute all’esclusiva competenza decisionale dell’autorità comunale e non suscettibili di sindacato di merito in sede giurisdizionale in ordine alla congruità delle scelte operate nella composizione e nel bilanciamento dei diversi interessi coinvolti, a meno che non si palesino vizi di forma o di procedura, ovvero che non emerga una manifesta irragionevolezza (orientamento consolidato: cfr. per tutte Consiglio di Stato, Sez. V, 13 febbraio 2009 n. 825; TAR Campania Napoli, Sez. I, 18 marzo 2013 n. 1509)..

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