Togli il Sindaco…. metti il Sindaco.

0
83

Siamo ormai nell’epoca in cui i DPCM si  susseguono in maniera affannosa e repentina.

Ieri sera, tutti incollati alla televisione, aspettavamo dal tardo pomeriggio l’intervento del premier che doveva a informare la popolazione circa le nuove misure di contenimento per il controllo della pandemia da COVID19.

L’interminabile attesa è stata soddisfatta finalmente alle ore 21:30 quando nel cortile di Palazzo di Palazzo Chigi un mascherato Conte ha illustrato i punti salienti del nuovo provvedimento.

Ovviamente nell’attesa del testo definitivo si sono susseguite Bozze più o meno veritiere di testi del provvedimento postate su pagine Facebook, blog o gruppi social.

A questo punto prima di andare avanti nello scrivere, mi corre l’obbligo di “spezzare una lancia” a favore dell’amico e collega Giuseppe Capuano che recentemente ha stigmatizzato l’epoca COVID come l’epoca in cui piu che fare controlli ci siamo esaltati (…tutti me compreso!) nel postare nello scrivere su chat e pagine social.

Ieri sere e stamattina, tutti a discutere delle nuove norme ma soprattutto a puntare il dito sulla possibile attribuzione ai sindaci di poter disporre la chiusura di aree pubbliche per evitare l’assembra mento di persone nelle zone che notoriamente sono frequentate dalla cosiddetta “movida”.

Questa mattina, all’inizio di una giornata e di una settimana che si presentava all’insegna di una nuova ondata di controlli di polizia (…locale????), è stato proprio col mio Sindaco il primo confronto in merito alle nuove disposizioni. A guardarlo bene il nuovo di DPCM non presentava nessuna novità sconvolgente ad eccezione delle note restrizioni riguardanti pubblici esercizi. Sì parlato poi della possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze per evitare assembramenti o fenomeni collegati alla cosiddetta movida serale.

La fortuna di vivere in un piccolo paese di provincia ci ha sollevato dall’imbarazzo di dover mettere in previsione l’adozione di un provvedimento simile.

Dopo come spesso accade di recente, sono solito rileggere e di tornare sulle mie posizioni. Mi sono addentrato in una lettura più attenta del DPCM per capire gli eventuali termini e modalità di controllo per poterli illustrare ai miei collaboratori le norma. Non avevo però fatto caso ad una cosa: che rispetto alle bozze che circolavano ieri sera

2 bis. I Sindaci dispongono la chiusura al pubblico dopo le  ore 21.00 di vie o piazze nei centri urbani. dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità d’accesso o deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti  e alle abitazioni private

il testo definitivo non comprende più la locuzione -relativa alla previsione del potere sindacale di adozione delle ordinanze di chiusura delle strade e delle piazze.

Ed Ecco che magicamente noto che le parole “ I Sindaci dispongono….”  sono scomparse dal testo definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che prevede:

all’articolo 1, dopo il comma 2 è aggiunto il seguente: “2-bis. Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.”;

Allora a questo punto la discussione si sposta dal soggetto a cui attribuito il potere, passando attraverso il contenuto del potere, ritornando sul soggetto che questo potere devi esercitare o meglio sul soggetto a cui questo potere attribuito.

Fino adesso si è sempre ribadito da più fonti, che sindaci non avevano potere di emanare ordinanze per la gestione dell’emergenza sanitaria, in quanto la norma aveva dichiarato l’inefficacia delle stesse ove  adottate.

Va da  se’ che adesso i sindaci di fronte a situazioni di pericolo da possibili assembramento,  dovranno segnalare queste situazioni legate a fenomeni che non consentirebbero il rispetto delle norme fondamentali poste a contenimento della pandemia, alle segreterie dei governatori regionali richiamando la necessità di provvedere in tal senso.

Pubblicità

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui