Se abusi dell’auto di servizio, ma sei un semplice autista del Comune, non commetti peculato d’uso.

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Se abusi dell’auto di servizio, ma sei un semplice autista del Comune, non commetti peculato d’uso.

A me la sentenza della Suprema Corte (Sezione 6 Penale Sentenza 23 agosto 2022 n. 31546) lascia sbigottito. Ancora esistono casi per i quali, tra le pieghe del nostro complicato mondo giuridico c’è spazio per considerare non criminale una condotta oggettiva di abuso, sol perché soggettivamente non hai una qualifica elevata.

Nel caso di specie, l’autista di un comune era stato condannato per peculato d’uso, in relazione al fatto che fosse andato in giro impunemente con il veicolo di proprietà comunale, in un giorno nel quale stava fruendo delle sue ferie.

La condanna casca come una pera dall’albero, potremmo pensare, anche ritenendo che essa sia sacrosanta e inattaccabile.

Provvida venne, tuttavia, abilissima difesa (qui i miei complimenti sinceri all’Avvocato) che smantellò l’accusa in cassazione deducendo che, in capo ad un semplice autista non è configurabile nemmeno la qualità di incaricato di pubblico servizio e men che mai quella di pubblico ufficiale; da qui, l’impossibilità di applicare a questi l’articolo 314 cp.

Non fa una grinza la sentenza, fa solo ridere molto amaramente… si fosse trattato di un vigile urbano, lì la condanna sarebbe stata confermata.

Ovviamente, il giudice del rinvio dovrà riqualificare il reato in furto d’uso…. Se non prescritto.

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