QUESITO: veicolo sottoposto a sequestro, spostato arbitrariamente sulla pubblica via.

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L'esperto risponde ai quesiti posti dai lettori
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QUESITO

 Buongiorno… Le pongo il seguente quesito:

Fatto: “incidente stradale avvenuto alle ore 09,30 che vedeva coinvolta, senza responsabilità, un autoveicolo in sosta ma privo di assicurazione in quanto sospesa da qualche giorno. Il veicolo è stato regolarmente sequestrato, con l’applicazione della relativa sanzione, e depositato in un luogo non soggetto a pubblico passaggio. Dopo qualche giorno il mezzo era in sosta sulla pubblica via, con regolare cartello indicante il sequestro, e il proprietario riferiva di avere riattivato l’assicurazione dopo due ore circa dal momento del sinistro e fino alla sua naturale scadenza, cioè, a settembre 2015” (situazione accertata).

Domanda: Può il predetto veicolo trovarsi in sosta regolare sulla pubblica via, con il mezzo assicurato, nonostante in atto il sequestro amm.ivo perché il proprietario non ha pagato ancora la sanzione pecuniaria?

Ringrazio ancora anticipatamente.

 

RISPOSTA

Da quanto si legge nel quesito, sicuramente –nel caso di specie- sarà stato redatto un verbale di sequestro, con puntuale definizione degli obblighi di custodia e, se non altro, quanto meno, con ammonimento della possibile ricaduta delle sanzioni previste, -in caso di circolazione abusiva con veicolo in stato di sequestro- dal comma 4 dell’articolo 213 del CdS  e dagli articoli 335 e 335 del codice penale.

In disparte l’avviso dovuto all’A.G. per la valutazione della eventuale rilevanza penale della condotta descritta (rilevanza che io escluderei, ma che –per ruolo e funzione- eventualmente possono escludere solo i giudici e non gli UPG), se non altro, il fatto integra la violazione aperta del richiamato comma 4 dell’articolo 213, poiché esistono tutti i tratti della condotta prevista dalla Legge, ovverosia: la natura abusiva della circolazione, insita nell’arbitrarietà dello spostamento del veicolo da luogo non soggetto a pubblico passaggio a luogo aperto al pubblico tuot court; la condotta di circolazione intesa come inclusiva anche degli stati di “sosta” (anche a voler trascurare che ci deve essere stato un movimento per spostare il veicolo dal luogo indicato per la custodia a luogo diverso). Il fatto che, pur spostato il veicolo, persistano i cartelli che rendono evidente lo stato di sequestro, non esclude che le sanzioni amministrative considerate dalla norma da ultimo richiamata vanno applicate; non credo che gli agenti di polizia stradale possano entrare nel merito della causa che ha indotto ad una condotta che resta comunque punibile, a prescindere dalla riattivazione della copertura assicurativa. In altri termini: il pagamento della sanzione e la riattivazione quale argomenti connessi alla possibilità o meno di dissequestrare non attengono alla fattispecie descritta che resta, autonomamente punibile, in quanto mai l’interessato si è presentato al Comando per chiedere il dissequestro, ma si è discusso della ricorrenza di tutte le condizione per ottenerlo e, men che mai lo ha ottenuto; quindi è evidente che lì (nel caso concreto), il veicolo proprio non ci può stare in maniera legalmente accettabile.

 

Pino Napolitano

P.A.sSiamo

 

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