Ordinanza di divieto di cattiveria, rancore o offesa.

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La notizia, per la sua singolarità, è stata subito raccolta dalla stampa quotidiana (il Giornale 5 gennaio 2019), cui va il merito di aver dato risalto e notorietà al sindaco di Luzzara.

In buona sostanza, il Sindaco di questo Comune della provincia di Reggio Emilia, inizia il 2019 con il proposito di lanciare un messaggio di rilevanza sociale e culturale attraverso l’uso di uno strumento giuridico.

Viene così istituito, con ordinanza n°1 del 4 gennaio 2019, il “DIVIETO A MANIFESTARE RABBIA, CATTIVERIA, RANCORE E DI OGNI ATTO FISICO O VERBALE TESO A RECARE OFFESA A SINGOLI O GRUPPI DI PERSONE (ORDINANZA ANTICATTIVERIA)”, comminandosi, per la violazione a tale divieto:  la lettura della Costituzione della Repubblica Italiana; la lettura di alcuni dei seguenti libri: ‘Il dizionario della lingua italiana’; la lettura di alcuni libri di spessore culturale e la visione di film di successo di pubblico e critica; la visita di musei o luoghi simbolici; l’ammirazione di importanti opere d’arte; lo svolgimento di almeno 10 ore di volontariato presso una delle associazioni iscritte all’Albo comunale del volontariato e operati sul territorio comunale.

(il precetto è il seguente: “divieto di ogni esibizione di cattiveria, rancore o rabbia, sia essa perpetrata verbalmente – nei luoghi pubblici o nelle cosiddette ‘piazze virtuali’ dei social -, ogni atto fisico teso a recare offesa a singoli o gruppi di persone, ogni forma di violenza”).

Sul piano giuridico siamo al cospetto di un’ordinanza priva di qualunque barlume di legittimità amministrativa, ma di tanto, si presume, sia convinto lo stesso sindaco che l’ha firmata e i responsabili degli uffici e dei servizi che l’hanno predisposta. Peraltro è del tutto verosimile che nessuno si darà pensiero di impugnare la stessa innanzi al TAR Emiliano, atteso che non c’è lesività alcuna nelle sanzioni declinate dall’ordinanza (se si esclude la parte relativa allo svolgimento di almeno 10 ore di volontariato presso una delle associazioni iscritte all’Albo comunale del volontariato e operati sul territorio comunale), in ragione del fatto che nessuna compulsione alla sanzione potrà essere mai messa in campo dal Comune di Luzzara che, al più, ricorrendone il caso, potrà invitare ai video forum i trasgressori o prestargli i libri dalla biblioteca comunale.

Sul piano umano, sociale e politico, l’iniziativa ha sicuramente un valore, anche si sarebbe potuto evitare di scomodare, per la sua attuazione, uno strumento giuridico serio come lo sono le ordinanze contingibili ed urgenti.

Qualcosa di anomalo e di pericoloso, tuttavia, residua anche in questa simpatica iniziativa; ci si riferisce a questa parte: “Ogni cittadino di Luzzara o ogni persona che dovesse transitare sul territorio comunale a segnalare la violazione di tale divieto opportunamente segnalandolo alla scrivente autorità attraverso la casella di posta elettronica stopcattiveria@comune.luzzara.re.it fornendo le prove per quanto possibile della violazione (screenshot di pagine web, foto di messaggi pubblici, registrazioni audio o video, la testimonianza da parte di più soggetti che accreditino la violazione)”.

Si invitano persone probabilmente ignare delle conseguenze di ciò a praticare un illecito trattamento di dati, immagini, foto e video, mettendoli a rischio di incorrere nelle denunce di chi, sia stato filmato, a propria insaputa….

ordinanza sindaco Luzzara

Il Giornale, 5 gennaio 2019

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