Quesito: audizione scritto difensivo, pagamento e preclusioni.
Domanda: nel caso in cui siano ancora aperti i termini per il pagamento in misura ridotta (siamo ancora entro i 60 gg) e l’Avvocato mandi via pec all’ente richiesta di audizione per l’esposizione della posizione difensiva,…, è corretto che ciò precluda – se contesterà l’accertamento e la contestazione durante l’audizione – la possibilità di beneficiare del pagamento in misura ridotta? Idem in caso di deposito degli scritti difensivi prima del decorso dei 60 gg per il pagamento in misura ridotta?
Risposta. Il pagamento in misura ridotta della violazione ha sempre valore estintivo e non può essere attribuito all’esercizio dei poteri defensoriali la valenza preclusiva dello stesso. In altri termini, la parte che sta “contestando” l’accertamento della violazione con uno scritto o con una audizione ha sempre il diritto di “ripensarci” ed estinguere la violazione con il pagamento. In questo caso si aprono diversi scenari. Secondo alcuni (che fanno leva anche su una giurisprudenza esistente ma risalente nel tempo), il pagamento non ha valore penitenziale ma cautelativo e non trancia il potere dovere dell’Amministrazione di valutare l’illecito e provvedere, salvo che non ricorra un’espressa rinuncia ai mezzi difensivi. Secondo altri (tra cui lo scrivente) al Pagamento in Misura ridotta va attribuito valore significativo di rinuncia implicita ai mezzi di difesa; in buona sostanza ritengo che il pagamento successivo allo scritto difensivo, renda improcedibile il seguito decisorio di cui all’art. 18 della L.689/1981, al più dovendo adottare un mero provvedimento (del caso anche impugnabile) di presa d’atto della rinuncia implicita ai mezzi di difesa per “fatto concludente” consistente nel pagamento in misura ridotta della violazione.
