approvata la nuova legge sull’omicidio stradale

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Il Senato dice sì alla fiducia  Con 149 voti favorevoli 3 contrari e 15 astenuti il Senato ha approvato definitivamente  il DDL sull’omicidio stradale. Ci sono voluti ben 4 anni per l’approvazione definitiva con quattro governi e altrettanti Ministri che si sono succeduti nell’incarico. Il tutto è partito quasi 6 anni fa con la raccolta di firme da parte delle associazioni Lorenzo Guarnieri, ASAPS e Gabriele Borgogni.l provvedimento definitivo  prevede, tra l’altro pene fino a 12 anni, con particolari aggravanti per chi si dà alla fuga o guida senza patente o è privo di assicurazione.   Quello approvato definitivamente è il testo licenziato dalla camera in data 21 gennaio 2016 fatta eccezione per l’approvazione di un emendamento  che esclude l’arresto in flagranza per il responsabile dell’incidente , dal quale ne deriva il delitto di lesioni personali colpose, se il conducente si ferma  e presta assistenza . all’interno del codice penale, quindi è stato inserito l’art. 589  bis .l relatore, sen. Cucca (PD), ha riassunto il contenuto del ddl, in quinta lettura al Senato, che punisce con la reclusione da 8 a 12 anni l’omicidio stradale colposo commesso da conducenti un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica grave o di grave alterazione psico-fisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope; in stato di ebbrezza o alterazione psicofisica meno grave laddove si tratti di conducenti che esercitano professionalmente l’attività di trasporto di persone e di cose. È, invece, punito con la pena della reclusione da 5 a 10 anni l’omicidio stradale colposo commesso da conducenti di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica con minore tasso alcolemico, che abbiano superato specifici limiti di velocità, che abbiano attraversato le intersezioni semaforiche disposte al rosso o abbiano circolato contromano, che abbiano effettuato manovre di inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi, che abbiano effettuato sorpassi azzardati. La pena è, tuttavia, diminuita fino alla metà quando l’omicidio stradale, pur cagionato da condotte imprudenti, sia conseguenza anche di una condotta colposa della vittima. La pena è aumentata se l’autore del reato non ha conseguito la patente (o ha la patente sospesa o revocata). Nel caso in cui il conducente provochi la morte di più persone ovvero la morte di una o più persone e le lesioni di una o più persone, la pena è aumentata fino ad un massimo di 18 anni. E’ prevista una specifica circostanza aggravante nel caso in cui il conducente, responsabile di un omicidio stradale colposo, si sia dato alla fuga. Il relatore, infine, ha dato conto della modifica apportata, in quarta lettura, dall’altro ramo del Parlamento in ordine al comma 6, dell’articolo 1. La Camera ha riscritto il comma 8 dell’articolo 189 del codice della strada, che il Senato aveva abrogato: è esclusa l’ipotesi dell’arresto in flagranza di reato, prevista in caso di omicidio stradale, ove il conducente si fermi e presti assistenza a coloro che hanno subito danni alla persona, mettendosi a disposizione degli organi di polizia giudiziaria, e dall’incidente derivi il delitto di lesioni personali colpose.

fonte senato della Repubblica Italiana

http://www.senato.it/3818?seduta_assemblea=696

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